Il “Corpo Santo” del Beato Timoteo da Monticchio (1444-1504) tra ricognizioni e profanazioni

Born in the outskirts of Aquila (today L’Aquila, central Italy), the Blessed Timoteo da Monticchio (1444-1504) was an important figure of the Franciscan Regular Observance. Since his death, his mortal remains were kept in the convent of Sant’Angelo d’Ocre, near L’Aquila. Timoteo’s bones underwent Canonical Recognition in 1870, and in the following year were arranged in a “Holy Body”. Further recognitions took place in 1962 and in 2004. Since the major earthquake in 2009, the convent remained locked up but unattended. In 2020, the altar hosting Timoteo’s relics in the conventual church was found desecrated, and his remains were thrown on the floor. Such events give us the opportunity to describe the peculiar arrangement of bone relics called “Holy Body” as well as to highlight the importance of periodical recognitions and related documents after relics violation.Nato nei dintorni dell’Aquila (oggi L’Aquila), il Beato Ti-moteo da Monticchio (1444-1504) fu un protagonista importante dell’Osservanza Minoritica. Sin dalla morte i suoi resti furono conservati nel convento di Sant’Angelo d’Ocre, vicino a L’Aquila. Nel 1870 i suoi resti scheletrizzati furono sottoposti a Ricognizione Canonica e, nell’anno seguente, su di essi fu allestito un “Corpo Santo”. Successive ricognizioni ebbero luogo nel 1962 e nel 2004. Dopo il sisma del 2009, il convento rimase chiuso e incustodito. Nel 2020 l’altare in cui erano conservate le reliquie di Timoteo nella chiesa conventuale fu profanato ed i suoi resti gettati sul pavimento. Tali eventi ci consentono di descrivere il peculiare allestimento delle reliquie ossee noto come “Corpo Santo”, nonché di sottolineare l’importanza delle ricognizioni periodiche e della relativa documentazione in caso di profanazione delle reliquie